SilvaLindner
 

cavalli in fuga2000

Biografia..1 bib.1..Citazioni.1f.Mostre

 

 

 

 

cit

…In tutti i lavori comunque, è evidente una interessante ricerca formale basata su deformazioni e sfasamenti di livelli tonali, ancora di grande attualità…
LA VITA, Cremona, 26 Febbraio 2004
LORENZO SPERZAGA

cit

…Finezza ed eleganza di impianto, sagace economia spaziale, qualità del linguaggio, coerenza
di Stile favoriscono una lettura a più livelli dell’opera incisa e di quella dipinta, secondo una sequenzialità affabulatoria che moltiplica e replica l’eco di un’immagine in quella successiva. Risuona di ritmiche cadenze, le une propagate nelle successive, questa arte che suggerisce
una cosi intensa, femminile pregnanza emozionale, capace di stemperare nella limpidezza sella poesia anche il risvolto drammatico del reale…

LA CRONACA, Cremona 28 Febbraio 2004
TIZIANA CORDANI

cit

…Una esaltazione del momento creativo come centro della vita in tutte le sue manifestazioni, dall’ironia al dolore: questo il mesaggio di Silva Lindner.

AVVENIRE, Milano 4 Marzo 2004
FELICE BONALUMI

cit

…Il suo è lo sguardo figurativo di un vero poeta, capace di farci riscoprire l’attualità e i languori dello Jugendstil viennese insieme ai turbamenti dell’espessionismo più acceso e papitante di simboli e metafori, dove, tra racconti sospesi, emozioni e memorie interiori, le immagini dei dipinti, degli acquarelli e delle incisioni si dispongono in una sorta di fragrante concerto di segni e di forme...

ARCHIVIO, Mantova, Aprile 2004
GIORGIO SEVESO

cit

Sembra insomma che i paesaggi rappresentati al di là di questa barriera acquatica appartengono a un mondo immaginato in sogno. Lo spazio si stempera, gli oggetti si rifiutano di obbedire alla legge di gravità e piu si osserva, più ci si sente sbilanciati, come se la terra mancasse sotto i piedi.

UBS Giornale aziendale, Lugano 25 Aprile 1996
ADRIANA TORAZZA

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…Figure umane ed elementi naturali subiscono un processo osmotico. E fanno si – come nota Roberto Sanesi nella prefazione – che le figure leggano la natura e "ne restituiscano con la loro presenza anche i valori simbolici"…

CORRIERE DELLA SERA, Milano 24 Aprile 1994
GIORGIO SEVESO

cit

…E’ in questo che si può dire di Silva che nelle incisioni travalica “i limiti del fenomeno”;
entra nella fantasia, lascia libera la mano e la mente, si serve della metafora (non della ragione) per indagare – senza essere scoperta – il fenomeno. E per fenomeno si intende la presenza della donna, molto importante, e dell’uomo: entrambi trasfiguste impenetrabili della vita e del pensiero, tra atmosfere irrespirabili, addensamenti di tinte, segni diafani , spazi campiti per dare vertigine.
Come se la registrazione del fenomeno – del mondo – in queste lastre non passasse dalla materia ma dallo spirito: sono foto prese dietro l’apparenza delle cose…

LOMBARDIA oggi, LA PREALPINA, Varese 27 Febbraio 1993
DEBORA FERRARI


…Gerade desswegen kann man sagen, dass Silva in ihren Radierungen “die Grenzen des
Phänomens” uberschreitet, in ihrer Phantasie eingeht, ihrem Geist und ihrer Hand freien Lauf lässt, sich der Metaphern bedienen (nicht der Vernunft) um das Phänomen zu erforschen ohne endeckt zu werden. Und als Phänomen will man die Präsenz der Frau sehen, sehr bedeutend, und des Mannes: beide verwandelt in einer Welt biologischer Zweideutigkeit, wässriger undurchschaubarer Dschungel des Lebens und der Gedankenwelt, beklemmende Athmosfären, verstärkte Farbgebung und dann wieder zarte Linien um Verwirrung zu erzeugen…

DEBORA FERRARI

cit


…che la fissità degli occhi, la posa abbandonata delle mani, un sorriso sospeso nel nulla,
l’accostamento con oggetti mai privi di qualche sottile rimando come un fiore di loto una
farfalla o una penna di pavone, prima ancora del dichiarato percorso ideale a fianco della poesia di Sylvia Plath, a una pittrice che rinunciando con sempre maggiore evidenza a certe collocazioni fra Simbolismo e Divisionismo che fissano un luogo culturale di provenienza si avvia a dire senza sforzo una drammaticità interiore. Mai gridata, anzi visibilmente trattenuta, controllata, perché non sia l’emozione a dire (che non potrebbe dire con scompostezza senza confondere il proprio significato più vero di fatalità e di stupore), ma lo "stile", uno stile il cui carattere perspicuo vuol essere la dignità. Dignità che è della condizione e del comportamento, che attiene al soggetto dipinto come a chi lo dipinge…

SILVA LINDNER, presentazione della mostra personale,
Biblioteca Comunale di Milano, Sormani, 8 Aprile 1992
ROBERTO SANESI


…dass die Starrheit der Augen, die Position der Hände, das leere Lächeln, die Zusammenstellung von Gegenständen die nie ohne Anspielungen sind – wie die Lotosblume oder ein Schmetterling, oder eine Pfauenfeder – nicht zufällig und auch nicht harmlos sind. Im Gegenteil, sie sind die Einleitung, schon vor dem deklarierten Parcours neben der Poesie von Sylvia Plath, zu einer Malerei welche immer eindeutiger gewisse Kollokationen zwischen Symbolismus und Divisionismus ablehnt welche bestimmt für die kulturelle Herkunft sind. Diese Malerei drückt ohne Mühe eine innere Dramatik aus, nie herausgeschrien, sondern sichtbar verhalten, kontrolliert, damit nicht die Emotion spricht (was sie nicht sagen konnte mit Lässigkeit ohne die wahre Bedeutung von Fatalität und Verwunderung zu verwirren), aber ihr Stil, ein Stil dessen Eigenschaft die der Würde sein will. Würde die in der Kondition und Verhaltensweise des gemalten Subjektes sowie in der des Malers zu finden ist…
ROBERTO SANESI

cit

…Incisioni che, per talcune caratteristiche (ricorso all’allegoria, paesaggi avvolti da un senso di mistero, donne come tema costante ed emblematico dell’aspetto angelico e, naturalmente, anche di quello diabolico), richiamano un certo simbolismo.
Figure umane ed elementi naturali subiscono un processo osmotico. E fanno si – come nota Roberto Sanesi nella prefazione – che le figure leggano la natura e "ne restituiscano con la loro presenza anche i valori simbolici"…

CORRIERE DELLA SERA, Milano 24 Aprile 1992
SEBASTIANO GRASSO


…Radierungen welche wegen einigen Merkmalen (Inanspruchnahme von Allegorien,
Landschaften in Geheimnissen gehüllt, Frauen als Thema konstant und emblematisch
mit ihrem engelhaften und natürlich auch diabolischen Aussehen) an eine gewisse Symbolik erinnern.
Menschliche Figuren und Naturelemente erfahren eine osmotische Entwicklung. Somit
erreichen sie – wie Roberto Sanesi in der Einführung feststellt – dass die Figuren in die
Natur eingehen und durch ihre Präsenz die Symbolik wieder zurück gibt.

SEBASTIANO GRASSO

cit

…La mostra va quindi letta alla luce di questo spaccato culturale, di questo retaggio poetico racchiuso non in una rete di colori, ma in un tono che si rintraccia assoluto in tutti i fogli, vale a dire in verde marcio, o una gamma variata di verdi che dal mondo reale sorseggiano l’anima degli oggetti e del sogno. Il segno che disegna diventa a questo punto ambiguo, costruisce per ironia, strania ogni cosa in un cerchio disegreti, scoprendo non un dato illustrativo, ma un’atmosfera, una interazione sensibilistica che spesso le sovviene dalla poesie…

Il Giornale, Milano 28 Aprile 1992
CARLO FRANZA


…Die Austellung muss also unter diesem Blickpunkt erfasst werden. Ein kulturelles poetisches Vermächtnis nicht in vielen Farben eingefangen, aber in einem einzigen Farbton den man absolut in allen Blättern wiederfindet, und zwar ein grau-grün welches in seiner, Variante die Seele der Dinge und des Traumes, ausschlürft. Die Liene die zeichnet wird an diesem Punkt doppelsinnig, sie konstruiert Ironie, verfremdet alles, in einen geheimnisvollen Kreis indem sie nicht “darstellt” sondern eine Athmosphäre schafft die ihr durch die Poesie zukommt…
CARLO FRANZA

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…con questa bella mostra Silva Lindner si rileva anche incisore raffinatissimo e maturo
con una serie di lastre di alta qualità tecnica e di fragante persuasivita d’immagine.

Arte Cultura Anno XXVI Nr. 6, Giugno 1992
GIORGIO SEVESO

cit

Non solo quadri, ma “aure”, nel senso hölderliniano del termine ripreso da Benjamin: atmosfere ora preziose, ora arabescate, talvolta affabilmente metaforiche, qualche volta oniriche, spesso stupite, persino ironiche, labirintiche, cariche di citazioni, erotiche, paradigmatiche,…teofanie, comunque sempre sottilmente inserite nella complessità di paesaggi (ancorchè domestici), nella complessità di spessori di storia e di contingenza, dove la memoria attraversa e scandaglia – in un moto simpatico, consonante – i templi e i riti di una cultura, o di un gruppo sociale, o di un costume.
…Una grazia rizomatica, una “leggerezza insostenibile” dell’esistere, un brulichio incontenibile dettato dall’esigenza di bellezza, aleggiano visibili, consistenti, persino trasparenti, in una sorta di oîkos ideale, luogo di un conoscere che, come diceva Eschilo, è avere passioni, è avere esperienza…
Poeticamente – non solo secondo Heidegger – abita l’uomo.

Banca Popolare di Milano, locandina mostra personale
Milano, sede centrale, 27 marzo 1990
G. PAOLO MANFREDINI


Nicht nur Bilder, sondern “Auren”, in dem von Benjamin aufgegriffenen hölderlinschen Sinne des Wortes: die Atmosphären sind bald kostbar, bald verschn`rkelt, manchmal anmutig metaphorisch, manchmal träumerisch, oft erstaunt, sogar ironisch, labyrintisch, voller Zitate und Erregungen, erotisch, paradigmatisch…
Theophanien, jedenfalls, immer subtil in die Komplexität von Landschaften gefügt (obgleich vertraut), in die Komplezität der Dichte von Geschichte und Kontigenz, wo die Erinnerung – in einer sympathetischen Bewegung – die Tempel und Riten einer Kultur, oder einer sozialen Schicht oder eines Brauches durchdringt und er kundet.
…Eine rhizomatisce Grazie, eine “unhaltbare Leichtigkeit” des Seins, ein unbezähmbares Gewimmel, vorgeschrieben von der Vorderung nach Sch`nheit, schweben sichtbar, konsistent, sogar durchsichtig in einer Art idealem oîkos, die Stätte eines Erkennens, welche – nach Eschilos – bedeutet; Leidenschaften haben, Erfahrungen haben.
Poetisch – nicht nur nach Heidegger – wohnet der Mensch.
G. PAOLO MANFREDINI

cit

…Ciò che la Plath incideva nelle parole, la Lindner lo stempera in colori e nei segni grafici
di una sua ultima produzione di incisioni molto forti nella simbologia e nei tratti ( e alcune
sono illustrazioni proprio di poesia della Plath).
Silva Lindner ha proprio le dette capacità: travalicare i limiti del fenomeno per entrare nella Fantasia, serversi della fantasia e della metafora per indagare, senza essere scoperta, il fenomeno…

VARESE MESE, anno 8, Nr. 9, Luglio 1990
DEBORA FERRARI


Das was S. Plath in Worten geprägt hat, laest S. Lindner mit Farben und Grafik wie ihre letzte Produktion von Radierungen, sehr stark in der Symbolik und im Zeichen (und einige sind gerade Illustrationen von Gedichten der Silvia Plath) bewiesen hat.
Silva Lindner hat gerade diese Fähigkeit: die Grenzen des Phänomens zu uberschreiten um in die Phantasie einzugehen, sich der Phantasie und der Metapher zu bedienen um, ohne endeckt zu werden, das Phänomen zu ermitteln.

DEBORA FERRARI

cit

...L’intervento è un po’ quello del romanziere moderno e cioè di rappresentare non la realtà nella sua fisicità, ma ciò di essa resta non detta o non visto. Tutta l’arte di oggi, infatti, è volta all’indagine metafisica, un tempo propria della filosofia…

IL CORRIERE DEL VERBANO, Luino, 30 Maggio 1984
RENATA ASQUER


Das Bestreben ist ein wenig jenes des modernen Romanciers, nämlich nicht die Wirklichkeit in ihrer physischen Erscheinung abzubilden, sondern das, was in ihr an Ungesagtem und Ungelebtem übrig bleibt. Die ganze heutige Kunst ist, in der Tat, dem metaphysischen Forschen zugewandt, welches einst der Philosophie vorbehalten war….
RENATA ASQUER

cit

…Se dunque, da un lato, questo vuoto (o bianco-pieno) serve a innervare la linea compositiva, a renderla, nelle deviazioni impostele dall’invisibile intruso, diversa, proprio per via del citato fenomeno di spiazzamento prospettico che la presenza-assenza produce nell’ossevatore, le conseguenze psichiche e psicologiche, dall’altro, sono proficuamente ambigue. Ossia: come empire quello spazio? E poi, quest’ultimo va proprio empito? O non è forse esso il segno distintivo di un ricordo (che so, la mamma nel giardino di Proust-Bonard) che adesso è soltanto tale, e cioè immateriale, oppure ombra e, come si diceva, fantasma? O non è forse anche un’ipotesi per far continuare il quadro in un altro modo, a rendere cioè quanto s’è già dipinto una sorta di realtà da verificare, un’ipotesi di lavoro anziché una certezza? Se dunque questa “trovata” stimolante del profilo vuoto, ritagliato nello spazio del quadro, anima i tuoi ritratti, nella composizione libere, in taluni bozzetti frementi che occhieggiavano nel tuo studio, mi pare dunque che vada delineandosi una tua nuova ricerca, quella delle sensazioni simultanee che si scalano nello spazio, quasi fossero fotogrammi di una visione nell’atto dello stampaggio…

SILVA LINDNER, tratto dalla presentazione della mostra personale incantesimo e realtà
VARESE-INCONTRI BROLETTO, Varese 8 Maggio 1981
GIORGIO MASCHERPA


…Wenn nun, einerseits, diese Leere (volles Weiss) dazu dient die kompositive Aussage
zu stärken,, sie zu verändern, durch die Ausweichung die ein unsichtbarer Eindringling
ihr aufzwingt; gerade durch das oben schon erwähnte Phänomen der prospektischen
Deplazierung welche durch die Anwesenheit-Abwesenheit im Beschauer erweckt wird,
so sind daraufhin die psychischen und psychologischen Konsequenzen unbedingt
doppelsinnig!...Oder; “wie diesen Raumausfüllen”?...und dann “soll er überhaupt
ausgefüllt werden?”…oder, ist es nicht die sichtbare Spur einer Erinnerung? (wie die
Mutter im Garten von Proust-Bonard) welche nur das sein will; und zwar ätherisch, oder
auch Schatten und, wie schon gesagt, ein Trugbild! Vielleicht ist es einfach eine Hypothese um das Bild auf andere Art und Weise fortzuführen und das schon Gemalte in Zweifel zu stellen, also eine Arbeitsphase und nicht eine Gewissheit?...
GIORGIO MASCHERPA

cit

“La realtà è sempre nascosta o dietro le cose o all’interno di esse”, mi confessa la pittrice, “come una chioma d’albero vasta e smagliante che dentro però è oscura, profonda, segreta. Ecco l’albero di Silva Lindner, la quale non ignora i grandi problemi esistenziali ma cerca di esorcizzarli, di smitizzarli con ironia certamente più viennese che sicula…

SILVA LINDNER, presentazione catalogo mostra personale, Galleria PANANTI, Firenze
Dal treno Vienna-Venezia il 17 febbraio 1980
VANNI SCHEIWILLER


 “Die Realitat ist immer versteckt, sei es hinter den Dingen, oder in deren Innerem”, gesteht mir die Malerin, “wie eine weite und glänzende Baumkrone, die innen aber dunkel, tief und geheimnisvoll ist”. Das ist der Baum Silva Lindners, welche die grossen existenziellen Probleme nicht ignoriert, aber versucht sie auszutreiben, sie zu entmythisieren, mit einer sicherlich mehr wienerischen als sizilianischen Ironie.
VANNI SCHEIWILLER

cit

…Artista istintiva ma culturalmente rigorosa, affronta con apparente disinvoltura il paesaggio e il ritratto: e in quest’ultimo modo di esprimersi va rasentando recuperi liberty anche se verbalmente ripudiati. Più che nella immagine fondamentale, il ricordo stilistico è nei fatti decorativi di appoggio: il fiore, la piuma, il pavone eccetera; quando non si riserva nell’impianto come nella "Donna con piuma", un acrilico del ’77, o "L’albero", un altro acrilico su tela di discrete dimensioni. Una pittura entusiasta, ad ogni modo, sottilmente ironico nei ritratti, tendente all’enfasi lirica nel paesaggio…

LA NAZIONE, Firenze 23. 5. 1980
TOMMASO PALOSCIA

cit

…La formula ricorrente è quella del "mise en relief", il punto da cui l’occhio parte per
osservare e intuire è in primo piano e domina. I volti sono fissi, quasi ieratici, hanno la stessa
staticità ed ambiguità (e la stabilitò è come l’irrealtà) delle antiche figure egiziane, come
queste danno l’impressione dell’arrestarsi del tempo...

IL CORRIERE DEL VERBANO, Luino, 25 Giugno 1980
RENATA ASQUER

cit

…Silva Lindner dipinge psicogrammi…

Non pubblicato
MONIKA VON ZIZEWITZ

cit

…E’ una pittrice tipica e inquietante. Tipica perché rileva subito i suoi fondi prediletti
d’espressione, Klimt e le secessioni viennesi, il caldo dei colori italiani. Altra caratteristica
nordica è quella della qualità grafica di questi colori e della funzione di commenti che assumono accanto e dentro alle linea. La quale si dipana a gomitolo, disegna figure e cose senza mai arrestarsi e giunge a stendersi nei volti prevalentemente femminili, quasi sempre velati d’ironia,quando non apertamente di sorrisi…

I fatti dell’arte
GIORGIO MASCHERPA

cit

… questo mi sembra la perspicua virtu della Lindner questa ci pare una qualità precipua e
originale del lavoro della Lindner: restituendo sulla tela senso di lucida animazione, che
l’ordine compositivo esalta…il segno e sempre preciso? L’emozione e controllata…

Monografia Nr. 54, seconda serie, Edizioni Pantarei, Lugano 1977
ALFREDO RIGHI

cit

… "Umbratile" pittrice, nata a Innsbruck ma da padre siciliano: la cultura viennese ed
espressionistista, da Klimt a un temporato Otto Dix, rivisitata e addolcita dal clima italiano e dalle radici sicule…

L’EUROPEO, 25 Novembre 1977
VANNI SCHEIWILLER

cit

…ma quello che fanno attuale la sua ricerca e i suoi studi perche sono analochi con certe
meditazioni iperrealisti che??? è l’atmosfera, il clima, una combinazione di magico e surreale nel fondo dei quadri, dove dietro una bella ragazza passa realizzarsi il mostro? Il drago saga nibelunga? O che possa emergere la farfalla contaminata e la pianta carnivora prossima a minaciare di a consumare il suo banchetto...

Avvenire, Milano 25. 11. 1977
GIORGIO MASCHERPA

CITAZIONI

AUSZÜGE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
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